Il 2016, si sa, è stato un anno record per il consumo di frutta e verdura in Italia. L’inizio del 2017 accelera ancora, con un aumento del 4% rispetto all’anno precedente.
Sono questi i risultati principali di un’indagine Coldiretti che riguarda i primi due mesi dell’anno in corso, e registrano una svolta epocale nei consumi.
Qualche numero: a gennaio e febbraio sono stati acquistati 1,3 milioni di tonnellate di prodotti ortofrutticoli. Questo dato è dovuto sicuramente anche alla grande varietà di cui gode il settore ortofrutticolo in Italia, il quale, con un aumento del +11% nel corso dell’ultimo anno, continua a trainare le esportazioni.
Siamo di fronte a una sempre maggiore affermazione, in Italia e all’estero, di una cultura salutista e all’apertura di nuovi importanti mercati, dove la dieta mediterranea è sempre più apprezzata.
Il dato più significativo però è che la filiera di produzione e consumo in Italia tende a farsi più breve. Secondo un’indagine recente, la maggioranza relativa degli italiani (37%) consumerebbe prodotti ortofrutticoli acquistati direttamente dal produttore se avesse la possibilità di acquistarli sotto casa.
Le elaborazioni di dati ISTAT da parte di Coldiretti, inoltre, ci forniscono alcuni dettagli sulle preferenze degli italiani, o meglio, su quali sono le tendenze in ascesa. Gli incrementi maggiori si registrano nelle vendite di radicchi (+11%), patate, insalate e pomodori (+9%) e carciofi (+7%). Se consideriamo la frutta, rispetto al 2016 c’è una aumento dell’8% del consumo di kiwi, +7% per le clementine, +4% per le mele.
Frutta e ortaggi fanno bene alla salute e gli italiani ne sono sempre più consapevoli, così come sono consapevoli delle opportunità offerte dalla filiera corta come volano di un sistema di produzione e consumo più eco sostenibile e vantaggioso per tutti.